Antonio Garrisi

Foto

Sono qui presentati integralmente i lavori che Antonio Garrisi ha dedicato a Cavallino.

Sono stati raggruppati in tre scaffali: il paese (storia e luoghi), i racconti in dialetto e gli studi di dialetto leccese, della cui area linguistica Cavallino fa pienamente parte.

A ciascuno di questi tre scaffali è facile arrivare cliccando su una delle voci della barra in alto sullo schermo.

Qui a sinistra ci sono le immagini delle stesse pubblicazioni, raggiungibili con un click sulla copertina, in ordine di pubblicazione.

Antonio Garrisi ha dedicato i suoi studi ad aspetti della storia, della cultura e dei cittadini del paese in cui vive da più ottanta anni.

Studi e testi dialettali

Il Dizionario del dialetto leccese e il Glossario , pubblicati nel 1990, rappresentano tuttora la più completa e dettagliata raccolta di termini ed espressioni della lingua locale. La Grammatica del dialetto leccese ne completa la conoscenza in dottrina, così come la parte iniziale di Il dialetto leccese.

Naturalmente la lingua non va solo studiata, ma anche letta e goduta nella sua espressività. L'antologia di canti popolari contenuta nella seconda parte di Il dialetto leccese ne dà conto abbondantemente. Altri testi in dialetto sono riportati nella breve antologia tratta dalle opere di Giuseppe De Dominicis, il maggior poeta dialettale salentino, presentata in Pippi De Dominicis (Capitano Black) e compendio della sua produzione in versi.

Prosa in dialetto leccese

Per la prosa, si segnalano i racconti e aneddoti raccolti in Cose te pacci!, Li cunti te Papa Caliazzu e Suntu... fatti nesci.

La storia di Cavallino e dei cavallinesi

Un nutrito gruppo di opere tratta la storia di Cavallino. Con tono comunque piano e divulgativo vengono trattati momenti e aspetti diversi della vita del paese. Cavallino Archelogica riprende gli studi sugli insediamenti in epoca antica: un villaggio arcaico del secondo millennio a.C., cui si sovrappose qualche tempo dopo un insediamento messapico, mantenuto tra il IX e il V sec. a.C.

Cavallino attraverso i secoli contiene un excursus di facile lettura della storia del paese fino alla nostra epoca.

Interessanti spaccati di vita cittadina di alcune generazioni fa sono raccolti in Cronistoria 1780-1900 e Cittadini di Cavallino, con citazione di atti pubblici e privati del comune.

Due monografie ricostruiscono le vicende della dinastia che ebbe i privilegi feudali su Cavallino: I Castromediano ne racconta la parabola nei secoli, mentre Sigismondo Castromediano ritrae l'ultimo rappresentante, povero di mezzi quanto dignitoso nell'animo, di una famiglia il cui passato di privilegi nobiliari era stato ormai superato da più meritevoli ceti protagonisti della società.

I luoghi e la tradizione

Non meno importante è l'obiettivo di Habitat cavallinese. I pazienti e laboriosissimi disegni di Maria Teresa Tronci illustrano oggetti di vita quotidiana e di lavoro, piante e animali che hanno rappresentato pressoché tutta la cultura materiale fino a poco prima dello sviluppo industriale e che i cavallinesi di due o tre generazioni dopo non conoscono più.

I luoghi della memoria e La Cappella del Monte, il Camposanto e la comunità di Cavallino nell'800 sono il risultato di diligenti richerche compiute su documenti. le quali mostrano l'ambiente cittadino e religioso cresciuto e modificato lungo i tempi.