Derivato dal mio DIZIONARIO LECCESE-ITALIANO e ad esso strettamente legato è il presente GLOSSARIO ITALIANO - LECCESE formato da 16.800 lemmi italiani con le corrispondenti voci leccesi, raggruppate possibilmente per sinonimi e affini.

Ho ritenuto necessario approntare questo secondo lavoro perché si potrebbe avere curiosità o addirittura sentire il bisogno di sapere con quale vocabolo il volgo indicava e indica un dato oggetto ed una precisa azione, con quali termini esprimeva ed esprime una sensazione e uno stato d'animo; e perciò ho ritenuto opportuno e utile raffrontare le voci italiane con le parole corrispondenti leccesi.

Questo prontuario può essere utile non solo ai dialettofoni salentini ma anche ai forestieri i quali, muovendo dal vocabolo di lingua italiana, possono giungere a conoscere la rispettiva voce dell'idioma leccese, cioè del lessico specifico parlato nel capoluogo Lecce e nel suo circondario storico-linguistico.

Effettivamente, al dialetto "metropolitano" leccese si accostano e in esso si riconoscono, perché con esso si unificano, anche le parlate locali dell'antico Salento (escluso il "grico") le quali, pur presentando evidenti varianti fonetiche (cervieδδu - cirvieδδu; uèmmeni - uèmmini - èmmeni; astemare - castimare - astimare; ni nde enimu - ni nde inimu - ni nne enimu), hanno in comune con il dialetto prettamente leccese tutto intero il patrimonio linguistico ed hanno altresì identici i caratteri peculiari e il sistema morfologico-sintattico. Sicché, incontrandosi un leccese sona-campane o mangia-cozze e un capustieδδu del Basso Salento ed esprimendosi ciascuno nella propria parlata, finiscono per capirsi e intendersi perfettamente, appartenendo essi ad un medesimo gruppo linguistico neolatino.