Quella cultura regionale, iniziata da quando Roma fondò le sue colonie a Brindisi, già capitale della Messapia (244 a. C.) e a Lecce (125 a. C.), ci è stata tramandata, senza soluzione di continuità, dal dialetto leccese di cui la presente Grammatica è un importante documento per la conoscenza della latinità regionale e dell'attuale vitalità d'uso del sistema orale nella comunicazione sociale.

Il sistema linguistico leccese, come risulta da tutta la descrizione della Grammatica, è di tipo italo-romanzo secondo una varietà meridionale, con tratti più vicini al sistema siculo-calabrese, e con altri tratti più generalmente meridionali.

Accanto a questa caratteristica di schietta romanità, la latinità salentina presenta anche una più tardiva caratteristica d'epoca medievale.

La Grammatica di A. Garrisi, oltre ad essere documento di una latinità regionale del Salento, è anche documento dell'uso vivo del dialetto utilizzato nella fascia della comunicazione sociale in un territorio dominato da Lecce.

Il sistema linguistico leccese, dal punto di vista storico è un dialetto, in continuità latina, modificatosi nel corso del tempo per diverse innovazioni d'origine interna e per influssi esterni di centri dominanti; dal punto di vista culturale è invece il sistema orale utilizzato nella fascia bassa della comunicazione sociale.


p. Giovan Battista Mancarella