CAPITOLO II: IL VILLAGGIO INDIGENO

Paragrafo 6

La ceramica

Nel terriccio delle capanne del nucleo esplorato sono stati raccolti e selezionati cocci di ceramica di tre tipi:

1. A - uno, il più antico, risulta di un impasto di terracotta piuttosto grossolano, poroso e non omogeneo, di colore rossastro con impurità di grigio e di bruno, con superficie esterna ed interna ruvida, spessore di cm. 1.2 in media: tale impasto fu usato per grossi vasi (còfani, limmi), per olle panciute con imboccatura ampia e fornite di prese robuste (capasuni), per giare con apertura più stretta (capase e ozze) e fornite di anse a nastro;

1	2
3	4
Ceramica a impasto grossolano, poroso, con impurità: 1 - 2 parti superiori di giare, 3 - 4 conche.

2. B - l'altro tipo di terracotta è più curato e meglio manipolato, giacché ha un impasto compatto e duro, di colore camoscio, anche se non sono assenti chiazze impure grigiastre; la superficie esterna è più liscia di quella interna; lo spessore delle pareti dei recipienti in media è di cm. 0.6; tale tipo di pasta era riservato per scodelle (taieδδe), tazze (suppiere), grosse capeduncole (cutrubbi) con fondo piatto, spatole e cucchiai poco convessi;

Ceramica a impasto più curato, omogeneo e compatto, di color camoscio: 1 grande brocca, 2 scodellona, 3 olla.

3. C - il terzo tipo è a impasto depurato e omogeneo, di colore nero-bruno, con superficie interna liscia ed esterna levigata e spesso anche lucida; la pasta ha uno spessore di circa cm. 0.4 ed era adoperata per vasi di piccole dimenzioni: attingitoi conici ansati (bicchieri, chìccare), lucerne, coppe carenate coniche alcune con supporto a clessidra, piccole capeduncole (pignate, cutrubbiere) carenate e fornite di anse a nastro-ascia; tutti contenitori di qualità migliore e di manifattura più accurata e precisa.

1	2	3
4	5	6
7	8
Ceramica a impasto depurato, omogeneo e duro, di colore nero-bruno: da 1 a 6 capedùncole (propriamente vasetti per attingere da altri vasi), 7 guttus (oliera), 8 lucerna.