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Il periodo murattiano (1807-1815)
Il 1798 il marchese-duca don Gaetano muore dopo lunghe sofferenze fisiche e tanti dispiaceri affettivi infertigli dalla moglie infedele donna Anna Vernazza; fu sepolto nella Chiesa del Convento, sinceramente compianto dai Cavallinesi e pure da Re Ferdinando, suo intimo amico di giovinezza.
Nel 1805 re Ferdinando IV di Borbone viene sconfitto dai Francesi e scappa in Sicilia; dunque, il Regno di Napoli (cioè l'Italia meridionale, e quindi la Puglia, il Salento, Lecce, Cavallino) negli anni 1806 - 1807 è nelle mani del re Giuseppe Bonaparte, il quale, però, nel 1808 va a sedere sul trono di Spagna e a Napoli al suo posto viene il cognato Gioacchino Murat.
Sono i due Sovrani francesi ad emanare gli editti di abolizione della Feudalità, di annullamento dei privilegi di vassallaggio, di scioglimento degli Ordini religiosi; per cui anche Cavallino, paesetto di appena 1.120 abitanti, dopo 480 anni torna ad essere un Comune libero dai vincoli e dai pesi feudali; da Casale viene elevato a Università e i subalterni da vassalli diventano cittadini.
Gli otto frati domenicani hanno perduto il diritto di riscuotere la congrua, di ritirare la decima, di godere ulteriormente dei benefici ecclesiastici; e, pertanto, non avendo di che sostentarsi e non potendo nemmeno più contare sull'aiuto dei Castromediano loro protettori, lasciano Cavallino; il Convento (sia l'ala abitativa attigua alla Chiesa e sia l'ala operativa detta di Fra' Tomaso o Frattumasi) e il grande giardino retrostante passano in proprietà del regio demanio.
La dipartita dei Padri domenicani procura una grande contentezza ai numerosi preti cavallinesi, giacché vengono a mancare otto concorrenti nelle elemosine delle messe, nelle generose offerte per opere di carità, in eventuali làsciti di suffragio.
I 'Libri' dell'Archivio parrocchiale attestano che il 2 febbraio 1807 si svolge in Cavallino un altro rito della Cresima e il sacramento della Conferma viene impartito questa volta a 82 giovanetti e a 100 giovanette dai sette ai diciotto anni d'età.
Ad accogliere l'Ecc.mo e Rev.mo Sig.re D: Vincenzo Morelli (nato a Lecce nel 1741), Arcivescovo di Otranto e pro tempore Rettore Apostolico della Chiesa Episcopale di Lecce, insieme con la folla dei fedeli sono come autorità religiose il vecchio arciprete don Francesco Saverio Marchiello e gli altri sacerdoti, cui ora si è aggiunto il presbitero don Pietro Paolo Murrone; fra le autorità civili sono presenti il Sindaco Giuseppe Arigliani, e i Decurioni; tra i ragguardevoli interviene don Domenico Castromediano, primogenito del defunto don Gaetano, il quale conserva la qualifica di Duca ma semplicemente come titolo onorifico nobiliare.
| Die secunda Mensis Februarii 1807 in Ecclesia Madrice ac Parochiale Caballini pref.ndus Ill.mus et R.mus Dominus Archiep.us confirmavit sequentes... | Il giorno 2 del mese di febbraio 1807 nella Chiesa Madre e Parrocchiale di Cavallino il predetto Illustrissimo e Reverendissimo Arcivescovo ha confermato i seguenti... |
Sempre al fine di testimoniare la presenza delle famiglie nel tempo, vengono trascritti in copia conforme i dati anagrafici di alcuni ragazzi:
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Antonium Raphaelem filium Francisci Rizzo, et Paulinae Monaco coniugum a S. Caesario= Patrinus fuit Vincentius dell'Atti de Ioanne Arcangelum filium Francisci Casilli, et Paulinae Longo coniugum = Patrinus fuit Salvator Scardino de Orontio: omnes a S. Caesario. Joachim filium Josephi Totaro et Irenis de Luca con.um e Caballino = Patrinus fuit Doctor Physicus D: Crescentius Baldassarre - Jacobum filium Angeli Passabì et Magdalenae Longo coniugum e Caballino = Patrinus fuit Vitus de Lorenzis ex q.m Josepho Nicolao Hippatium Aloysium filium Generosi de Matteis et Carmelae coniugum e Caballino=Patrinus fuit Vitus Rollo e Joanne ab Arnesano. Anna f.a Hyppatii Rollo e Caballino et Vitae Calogiuri e Lycianello coniugum = Matrina fuit M.a Ant.a de Rinaldis ex Caietano. Francisca f.a Donati Fasiello e Vernulis, et Vitae Morrone e Caballino coniugum = Matrina fuit Caesaria dell'Anna ex q.m Sancto. |
Dopo la festosa cerimonia, coniugi e parenti, figliocci e padrini, tutti a casa per il 'ricevimento'.
Il Registro si esaurisce presentando nelle ultime tre paginette il «Liber Confirmatorum ab Excellent.mo et Rev.d.mo Domino D: Nicolao Caputo Episcopo Lyciensis - Caballini»; il relativo documento, redatto dal nuovo Parochus Paulinus Marchiello, nipote di don Francesco Saverio, è incompleto mancando della data ed elencando soltanto venti cresimandi maschi e nessuna femminuccia. Tra i venti troviamo nominati, scritti con grafìa sbrigativa e disadorna:
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Vincentius Maria filius Orontii Montinari e Castrì, fuit confirmatus - Patrinus - Patrinus (ripetuto) Carmine de Matteis Antonius filius Aloysi Palermo et Annae Rosae a Caballino - Patrinus Seraphinus Casilli - |
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