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Cavallino - Cronistoria 1780-1900
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Decadenza dei Castromediano Istituzione dello Stato Civile comunale Il ritorno dei Borboni

Istituzione dello Stato Civile comunale

Soltanto a partire dall'anno 1809 i dati anagrafici dei residenti cavallinesi possono essere rintracciati e completati desumendoli pure dai Registri del Comune. Infatti, in ottemperanza all'Editto di re Gioacchino Murat, l'Intendente di Terra d'Otranto invia al Sindaco Giovambattista de Giorgi un pregiato foglio circolare in cui si impartiscono disposizioni per impiantare presso la Casa Comunale l'Ufficio dello Stato Civile, da affidare ad un impiegato ad hoc, il Cancelliere.

Purtroppo nel paesello di Cavallino soltanto dieci adulti maschi (le donne non sono da prendere in alcuna considerazione!) sanno stentatamente leggere e scrivere e sono figli di massai, di artieri, di maestri di bottega, e sono anche loro impegnati nelle proprie mansioni manuali, già inseriti nell'ambito del lavoro familiare tradizionale. Il Sindaco e i Decurioni allora «ad unanimità di voti affermativi» assegnano l'incarico di Cancelliere comunale, con supplemento di stipendio, a don Crescenzio Baldassarre medico cerusico condottato; poco dopo gli assegnano, come aiutante, un 'inserviente comunale' e nominano Ippazio Aprile con le mansioni di usciere e messo.

I primi due Registri conservati nell'Ufficio Anagrafe del Comune di Cavallino presentano questi frontespizi:

PROVINCIA di Terra d'Otranto
UNIVERSITÀ di Cavallino
DISTRETTO di Lecce
Quartiere




ATTI DELLO STATO CIVILE
REGISTRO
DEGLI ATTI DELLE NASCITE,
ED ADOZIONI
DELLA SUPRASCRITTA UNIVERSITÀ
Dal di' dicinnove Gennaro a tutto li trentuno
Dicembre mille ottocento nove
PROVINCIA di Terra d'Otranto
UNIVERSITÀ di Cavallino
DISTRETTO di Lecce
Quartiere




ATTI DELLO STATO CIVILE
REGISTRO
DEGLI ATTI DELLE MORTI
DELLA SUPRASCRITTA UNIVERSITÀ
Dal                    a tutto li trentuno
Dicembre mille ottocento nove

Come formula cancelleresca di ATTO DI NASCITA si trascrive in copia conforme e con i suoi errori quello di Sigismondo Castromediano, un bimbo che diventerà il più illustre cittadino di Cavallino.

Num. d'ordine      Due
OGGI che sono li ventidue del mese di Gennaio
del presente anno mille ottocento undici, ad ore vent'una
Avanti di noi incaricato del registro degli atti dello stato civile, è comparso
Il Signor Duca Domenico Castromediano di professione
Cavalliere di anni venticinque domiciliante in
Cavallino

ed ha presentato un bambino di sesso Maschile nato ad ore
diecissette del giorno venti del mese di Gennaro
in costanza del suo legitimo Matrimonio, con la
Signora Duchessa Teresa Balsamo

Ed essendosene fatta, e sottoscritta la formale dichiarazione in nostra presenza, e de' testimoni, che sono il Signor Pietro Paolo
Murrone di anni trentanove di professione Prete
Sacerdote domiciliante in Cavallino Strada Convento
numero dieci = E il Signor Vincenzo dell'Atti di anni
trent'otto di professione contadino domiciliante
in Cavallino Strada Madonna Lo Reto numero
cinquantatre

che originalmente si conserva nel volume delle cautele del presente registro;
In vista di essa si sono imposti al bambino i seguenti nomi
Sicismondo = Cliano = Gaetano

E per esecuzione della legge se n'è fatta la presente iscrizione.

Benedetto de Giorgi Sindaco
Crescenzio Baldassarre Cancell.e

Ora un documento in copia conforme di un ATTO DI MORTE

NUM. 1
Oggi, che sono li trentuno del mese di Gennaio
dell'anno mille ottocento nove sono comparsi
avanti il sottoscritto Sindaco di questa Università
i Signori Benedetto Santo d'anni cinquantuno
di professione Ferraro domiciliante in detta
Università, ed abitante nella strada del
Convento numero sedici, secondo piano,
e Vincenzo Spedicato di anni ventitre, di
professione contadino, domiciliante in detta
Università, ed abitante nella Strada della
Madonna dello Reto, numero sessantasette
ed hanno dichiarato, che oggi suddetto giorno ad
ore ventidue è morta Angela Murrone d'anni tre
. . .

Per il Sindaco
provisoriamente l'Eletto
Benedetto de Giorgio

L'1 gennaio 1813 si dà notizia che

… Tommaso Capone, nubile da parenti incogniti,
di anni sessantatre, di professione Soldato Invalido
domiciliato sotto del Palazzo del Duca, è morto…

Benedetto de Giorgio Sind.o

Poi, per la sua lugubre graziosità, ecco copia di un documento riguardante una bimba nata morta.

N° d'ordine     1                                                                         Foglio 7
L'anno milleottocentoventisei il di' quindici del mese di
Ottobre alle ore ventidue avanti di noi Vito
De Matteis Sindaco ed Ufficiale

dello Stato Civile del Comune di Cavallino Distretto di Lecce
Provincia di Terra d'Otranto, sono comparsi d: Pietro
Murrone di anni cinquantanove

di professioine artigiano regnicolo, domiciliato in Cavallino
e Francesco Sav.o Murrone di anni quarantasei
di professione                       , regnicolo, domiciliato in Cavallino
i quali ci hanno presentato un Cadavere
di sesso femminile senza vita,

ed han dichiarato di essere nata il giorno suddetto del mese
di Ottobre alle ore venti da Angelo Rizzo, e Angela Totaro

Noi dopo di esserci assicurati dell'effettiva mancanza di vita della
femmina
abbiamo redatto il presente atto, ch'è
stato inscritto su i due registri, letto a' suddetti dichiaranti, e testimoni,
ed indi nel giorno, mese, ed anno come sopra, si è firmato da noi,
e dai testimoni

Cifra del Giudice delegato dal
Presidente del Tribunale Civile
Pietro Murrone testimonio
Fran.sco Sav.o Murrone testimonio
Vito de Matteis Sindaco

Prendendo in esame il periodo del regno di Gioacchino Murat, indichiamo la serie dei Sindaci e, per ogni anno, il numero dei nati e dei morti, ricavando il dato che in sei anni la popolazione di Cavallino, incredibile!, è diminuita di 14 unità, a causa, purtroppo, dell'epidemia dissenterica dell'anno 1812.

anno sindaco nati morti
1809 De Giorgi Giovambattista, possidente 24 29
1810 Longo Antonio, possidente 29 27
1811 De Giorgi Benedetto, possidente civile 20 27
1812 " 25 48
1813 " 25 16
1814 " 34 24

Nell'aprile del 1813 Re Gioacchino viene a Lecce, una delle principali città del Reame; da Lecce si reca a Otranto per via Martano; passa per Cavallino, accolto e festeggiato dagli abitanti. In piazza la carrozza reale si ferma e il Sindaco, contornato dai Decurioni, gli rivolge il saluto, gli esprime testimonianza di fedeltà e gli porge la umilissima supplica di poter entrare in possesso dell'edificio dell'ex Convento dei PP. Domenicani, da utilizzare ad usi ed uffici civili. Il Re si sporge dalla carrozza, abbraccia con lo sguardo la gente e con la penna d'oca scrive in francese "Accordé", dando così il suo assenso. La questione è risolta in brevissimo tempo, senza lungaggini burocratiche.

Cavallino non aveva una Casa Comunale e le riunioni fino ad ora si sono tenute in una sala del Palazzo, dal Sig. Marchese gentilmente messa a disposizione del Decurionato. Ora gli Amministratori possono disporre di una propria Sede e questa viene allestita nel salone a piano terra della parte disabitata del Convento.


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